cop I SAVOIA IN VALLE GESSO web

Venerdì 17 febbraio, alle ore 17.30, presso il salone d’onore del Comune di Cuneo (Via Roma 28) sarà presentato il libro di Walter Cesana «I SAVOIA IN VALLE GESSO. Diario dei soggiorni reali e cronistoria del distretto delle Alpi Marittime dal 1855 al 1955», edizioni Primalpe.

Alla presentazione interverranno: Federico Borgna, Sindaco Città di Cuneo e Presidente Provincia di Cuneo; Paolo Salsotto, Presidente Aree Protette delle Alpi Marittime; Ezio Bernardi, Presidente Associazione Primalpe; Gustavo Mola di Nomaglio, Vicepresidente Centro Studi Piemontesi. In apertura intervento musicale di Michelangelo Pepino e Giovanni Cerutti.

La ricerca storica e la pubblicazione sono state promosse dall’Ente di gestione Aree protette Alpi Marittime e dall’Ecomuseo della Segale con il patrocinio del Centro Studi Piemontesi.

Per circa un secolo, tra la seconda metà dell’Ottocento e la prima metà del Novecento, la Valle Gesso ospitò nel periodo estivo e, a volte, anche in autunno la famiglia reale. Il testo a cura dello storico Walter Cesana offre, per la prima volta, una ricostruzione cronologica precisa e dettagliata dei soggiorni sabaudi nelle Alpi Marittime.

Perché i Savoia scelsero la Valle Gesso per i loro soggiorni? Oltre al re quali altri componenti la famiglia reale, la corte e l’entourage nazionale ed internazionale furono presenti a Sant’Anna di Valdieri e in Valle Gesso? Quando e come si svolgeva il soggiorno reale? Quali erano le attività quotidiane? Qual era il rapporto con la popolazione? Qual era il contesto ambientale naturale e antropico locale? Quale ricaduta ha avuto sul territorio la presenza dei Savoia? Come si chiuse la vicenda della riserva reale, dalla quale nacque il Parco Naturale Alpi Marittime? Quale memoria è rimasta oggi?

Walter Cesana, attraverso una vasta pluralità di fonti scritte, orali e fotografiche e, soprattutto, attingendo ad inediti documenti d’archivio, da una risposta a tutte queste domande. Dalla sua ricerca emerge un quadro circostanziato che, a distanza di oltre settant’anni dalla conclusione dei soggiorni reali, intende fare chiarezza circa eventi fino a oggi poco indagati, salvare la memoria e restituire nuova luce a una vicenda che per un secolo ha visto, con la presenza dei Savoia, passare nella Valle Gesso la storia d’Italia e d’Europa.