Lunedì 21 maggio 2018 ore 18

al Centro Studi Piemontesi

via Ottavio Revel 15 – Torino

Il Museo Luigi Mallé di Dronero

 

Intervengono

Livio Acchiardi Sindaco di Dronero

Alessandro Agnese Assessore alla Cultura del Comune Dronero

Sonia Chiardola Assessore alle Politiche giovanili del Comune di Dronero

Ivana Mulatero Direttore scientifico del Museo

 

Luigi Mallé nasce a Torino nel 1920 da una famiglia della media borghesia originaria di Dronero tra le cui fila figurano magistrati, giudici e avvocati. Plurilaureato, si specializza negli studi storico artistici con Anna Maria Brizio, Lionello Venturi e Mario Salmi. Dopo una lunga carriera come conservatore dei Musei civici torinesi, nel 1965 assume la direzione, promuovendo e curando importanti mostre, fra cui quelle dedicate ad Hans Hartung, Robert Motherwell, Lucio Fontana, Conceptual Art, Arte Povera, Land Art. Nel 1973 torna a vita privata dedicandosi ai suoi studi, presto interrotti dalla morte precoce avvenuta nel 1979.

Inaugurato nel 1995, il Museo Luigi Mallé di Dronero è una risorsa culturale inesplorata del Piemonte, patrimonio storico e artistico della città di Dronero, all’imbocco della Valle Maira. Il Museo è il frutto di un dono di Luigi Mallé alla comunità dronerese. Moderno mecenate, protagonista della vita culturale e artistica italiana tra gli anni 1950 e 1970, Mallé dona la casa di famiglia e la sua collezione personale quale omaggio alla terra dei suoi avi. Il Museo espone un centinaio di dipinti (datati dalla fine del XVI al XX secolo), alcune sculture, una selezione di raffinate ceramiche Meissen e di altre manifatture, i vasi liberty Gallé e Daum, le fotografie storiche e le pregiate stampe rococò, con un corredo di ambientazione che include consolle, specchiere, bureau libreria e chaise-longue di epoca tardo settecentesca. Il Museo Mallé affronta le sfide del XXI secolo grazie a un recente rilancio operato da Espaci Occitan e sostenuto dal Comune di Dronero e dalla Regione Piemonte.

La conferenza può essere seguita  sul Canale YouTube del Centro   Studi Piemontesi