Anche quest’anno il Centro Studi Piemontesi partecipa ad Archivissima
con il video


Carnet de voyage / Scartari di viaggio


che sarà in onda sul portale di Archivissima e sul Canale YouTube del Centro Studi Piemontesi

da venerdì 9 giugno alle ore 18.30

Il tema della memorialistica di viaggio trova diversi riferimenti all’interno delle raccolte documentarie conservate dall’Archivio del Centro Studi Piemontesi.
In particolare, nei diversi fondi personali custoditi dalla Ca dë Studi Piemontèis è possibile tracciare un inedito percorso tra fotografie e testi che dalla storia politica e militare di rilievo nazionale, passa per le vicende personali di uomini cari alla memoria della cultura subalpina, come il professor Renzo Gandolfo (1900-1987) e il fotografo Mario Gabinio (1871-1938), arrivando infine alle pagine intime e private del diario di guerra e prigionia di un giovane piemontese, Alessandro Forchino (1896-1981), impegnato al fronte durante la Prima guerra mondiale.

Preziose ed inedite fotografie di viaggio si trovano nel fondo “Giuseppe Asinari Rossillon di Bernezzo (1874-1943), Primo Aiutante di Campo Generale di S.M. il re Vittorio Emanuele III. La raccolta – donata alla Ca dë Studi nel 2020 da Vittorio Asinari Rossillon di Bernezzo, nipote di Giuseppe – colpisce per la qualità e l’importanza delle immagini, con particolare riguardo per quelle legate ad alcuni viaggi di Stato compiuti dal sovrano in Tripolitania, Etiopia ed Eritrea tra il 1928 e il 1938.
Invece, dal Fondo archivistico del prof. Lorenzo Gandolfo – fondatore del Centro Studi Piemontesi – provengono altre 58 fotografie (positivi ai sali d’argento, formato 10,5 x 8,5 cm) scattate da Gabinio nell’estate del 1935, quali “ricordi dell’escursione” condotta insieme all’amico Luigi Galleani tra le montagne e i borghi dell’Alto Adige, tra le Valli Venosta e di Fassa. Le fotografie, donate a Renzo Gandolfo dallo stesso Galleani nel 1937 (come attestato da una lettera allegata), sono puntualmente ordinate e corredate sul verso da un numero progressivo e dalle relative didascalie. Nello stesso fondo, poi, si trovano alcune fotografie dei viaggi condotti dal professor Gandolfo in Egitto ed Algeria, come a Parigi, Bruges, L’Aja e Anversa e in diverse località d’Italia tra il 1928 e il 1940.
Infine, il diario di guerra e di prigionia di Alessandro Forchino, conservato con affetto dalla figlia Gabriella e donato da questa al Centro Studi Piemontesi nel 2022, rappresenta una fonte di sicuro interesse nel genere della memorialistica di guerra, raccontandoci l’esperienza di un giovane alpino durante la Prima guerra mondiale, costretto a vivere l’esperienza della prigionia in un campo di concentramento per ufficiali dal 14 maggio 1917 fino alla fine del conflitto nel novembre 1918.