Giovedì 21 maggio, ore 18,  per le Lectiones Renzo Gandolfo/Pagine dal Territorio conferenza di
Daniele Bolognini e Laura Facchin

Sguardi dal passato: la beata Margherita di Savoia e la sua iconografia

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Daniele Bolognini, studioso di agiografia, presenterà brevemente la biografia della beata Margherita di Savoia.

L’intervento di Laura Facchin permetterà di effettuare un breve viaggio attraverso le diverse iconografie della principessa sabauda.

Figlia del Conte Amedeo di Savoia-Acaja, nata a Pinerolo nel 1390, presto orfana passò sotto la tutela dello zio Ludovico. Il Piemonte era sconvolto da guerre che coinvolgevano i Savoia, i Visconti di Milano, i marchesi di Saluzzo e del Monferrato e lo zio guardò a Margherita come a un “pegno di pace”. Fu combinato il matrimonio, nel 1403, con Teodoro II Paleologo, Marchese di Monferrato, più anziano di lei, vedovo con due figli. La giovane affiancò il consorte nel regno. Soggiornarono a Chivasso, a Trino Vercellese e soprattutto nel castello di Casale Monferrato. Dal 1411, per un paio d’anni, Margherita fu a seguito del marito governatore di Genova dove fu straordinaria la sua abnegazione durante una pestilenza. Vedova nel 1418, reggente sino alla maggiore età del figliastro, poté in seguito, finalmente, ritirarsi nel suo palazzo di Alba e fondare un monastero domenicano. Morì il 23 novembre 1464. Piuttosto vasta è l’iconografia della beata Margherita. Sebbene raffigurazioni della principessa in vesti di domenicana si possano annoverare sin dalla fine del XV secolo, la diffusione della sua immagine, spesso accompagnata dagli attributi delle tre frecce, si deve far risalire all’inizio del Seicento. La sua connotazione di beata dinastica ne ha favorito la promozione del culto attraverso opere pittoriche e scultoree nei territori di pertinenza dei Savoia, ma anche, attraverso i legami matrimoniali con le casate principesche europee, in ambito internazionale. Parallelamente, l’ingresso della beata nel santorale domenicano, ha permesso una ulteriore ampia proliferazione della sua rappresentazione all’interno degli edifici appartenenti all’ordine dei frati predicatori.

Nella foto: La beata Margherita di Savoia-Acaja riceve da Cristo le tre frecce, Basilica di Superga, 1729-1730