lunedì 15 aprile alle ore 18

inauguriamo

l’Archivio istituzionale

del  Centro Studi Piemontesi-Ca dë Studi Piemontèis 1969-2019

primo atto delle iniziative pensate per il 50° di Fondazione

Intervengono

Daniela Caffaratto Ministero per i Beni e le Attività Culturali-Soprintendenza Archivistica e Bibliografica del Piemonte e della Valle d’Aosta

Andrea Ludovici Archivista

Giuseppe Pichetto Presidente Centro Studi Piemontesi

Albina Malerba Direttore Centro Studi Piemontesi

Qui il video della conferenza di inaugurazione dell’Archivio

 

Come sapete il 2019 segna per il Centro Studi Piemontesi i 50 anni di attività e di presenza nel panorama culturale e editoriale del Piemonte e degli antichi Stati Sabaudi con ampi riconoscimenti internazionali. Per «festeggiare» l’importante traguardo l’associazione ha messo in campo una serie di iniziative, tra cui la più significativa l’intervento di Schedatura, riordino e inventariazione dell’Archivio, conservato in via Revel 15.  Consapevole della singolare importanza del suo patrimonio documentario, il 15 aprile 2019 inaugura la prima tappa del lavoro: l’Archivio Istituzionale, sistemato e consultabile nella sala Agar Pogliano appositamente allestita presso la sede sociale. L’iniziativa, ricompresa in un più ampio progetto integrato di conservazione, tutela e valorizzazione esteso a tutti i fondi archivistici custoditi dall’Associazione, consente oggi, e consentirà un domani, il confronto con un corpus di carte di sicura rilevanza per il Piemonte, e non solo, rimasto sinora quasi del tutto inedito. Il riordino e l’inventariazione dei documenti sono stati condotti secondo gli standard stabiliti dalla normativa vigente in materia e in ottemperanza alle indicazioni formulate dalla competente Soprintendenza Archivistica per il Piemonte e la Valle d’Aosta. L’Archivio Istituzionale del Centro Studi Piemontesi è stato organizzato dall’archivista Andrea Ludovici in due sezioni, denominate rispettivamente “Amministrazione” e “Attività culturali”. Nella prima la priorità è stata data alle attestazioni inerenti l’istituzione e la prima organizzazione dell’Associazione, per poi passare agli atti prodotti dai diversi organi sociali, all’attività promossa da Renzo Gandolfo e dai Fondatori, dalla Presidenza, dalla Direzione e dall’ufficio di Segreteria (documentata in modo precipuo da una nutrita corrispondenza con Soci, Sostenitori, Collaboratori, studiosi italiani e stranieri, illustri protagonisti della vita culturale e economica di questi 50 anni), alla gestione del personale, della contabilità, del patrimonio immobiliare e, da ultimo, ai riconoscimenti ricevuti da Enti pubblici e Società culturali in genere. La seconda sezione dell’Archivio, invece, è stata riservata alle attività promosse nei campi dell’editoria, della rivista “Studi Piemontesi”, della promozione e valorizzazione della lingua e cultura piemontesi, della conservazione di fonti inedite afferenti alla civiltà e alla storia subalpina conferite all’Associazione tramite donazioni da parte di privati. Un archivio che non rappresenta soltanto l’istituto ma in generale un cinquantennio di vita culturale dell’intero Piemonte.