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Hautecombe. Il restauro ottocentesco

36,00

A cura di Maria Ludovica Vertova

Pagg. 466, ill., 2009. ISBN 9788882621445

Descrizione

Il libro è frutto di un’impegnativa e capillare ricerca documentaria commentata relativa al restauro e alla ricostruzione dell’Abbazia di Hautecombe in Savoia condotta da Maria Ludovica Vertova.

Hautecombe, pantheon della dinastia sabauda, fu ricostruita a partire dal 1842 per volere di Carlo Felice e della consorte Maria Cristina; il progetto di restauro e ricostruzione dell’abbazia fu ideato dall’architetto Ernesto Melano (attivo anche a Racconigi e Pollenzo) che recuperò il monastero in rovina ridisegnando un insieme cistercense in stile neogotico, coordinando il lavoro di una fitta schiera di artigiani: muratori, stuccatori, intagliatori, scultori, vetrai, intarsiatori.

La decorazione scultorea, che interpreta alla lettera la cultura e gli ideali non romantici, venne affidata ai carraresi Benedetto e Lodovico Cacciatori, a cui subentrarono poi Alessandro Labourer e Giovanni Albertoni, mentre la decorazione pittorica si deve a Luigi Vacca e alla sua bottega, che intervennero nella chiesa e negli appartamenti regi con opere murali e tele di carattere religioso e mitologico di gusto neogotico.

L’opera offre una sintesi storica seguita da un ricco e minuzioso regesto da cui emergono tutte le vicende del cantiere dal 1824 al 1856: i contatti con gli artisti, i rapporti con la committenza, le scelte iconografiche, i materiali e le tecniche, i conti di spesa e i pagamenti, con uno spaccato sui lavori di Hautecombe e la loro proposta culturale.