Home Shop Lingua piemontese La letteratura in piemontese dalla stagione Giacobina alla fine dell’Ottocento

La letteratura in piemontese dalla stagione Giacobina alla fine dell’Ottocento

30,00

Gianrenzo P. Clivio, Dario Pasero

Pagg. 650. 2004. ISBN 978- 88-8262-029-5

Descrizione

Secondo volume antologico con una scelta orchestrata in poesia e in prosa che comprende solisti come Edoardo Ignazio Calvo, Angelo Brofferio, Norberto Rosa – punti di riferimento fondamentali per l’identità civile piemontese – ma anche più corali imprese come la rinascita del teatro animata da Giovanni Toselli o la nascita di un giornale che il giornale di un’intera epoca come “’L Birichin”. Nata ai tempi degli eloqui “volgari” con i Sermoni Subalpini, confermatasi – come vedeva giustamente Pacòt – nel Settecento, la letteratura in piemontese trova nell’Ottocento la sua consacrazione. Copertina di Francesco Tabusso.

L’intera opera prevede quattro volumi di storia e antologia della letteratura piemontese. Il primo volume, il Profilo di storia della letteratura in piemontese, è un panorama completo che si ferma come ad una data esemplare al 1927; gli altri volumi dell’antologia vanno, Dalle Origini al Settecento, ossia fino a Edoardo Ignazio Calvo, il poeta civile del Piemonte che si allinea all’ “imminente Risorgimento”; il terzo, L’Ottocento, con l’esperienza del “Parnas Piemontèis”, il passaggio fondamentale del Teatro di Toselli, le figure dominanti di Norberto Rosa e Angelo Brofferio; il quarto (in preparazione), Il Novecento, dalle generazioni del “Birichin” ai punti cardinali di Costa, Pacòt, Olivero fino alle più significative sperimentazioni dei giorni nostri.