Home Shop Storia L’araldica tra ostensione e identità di famiglie e comunità

L’araldica tra ostensione e identità di famiglie e comunità

22,00

A cura di Gustavo Mola di Nomaglio e Michelangelo Fessia

Pagg. 345 (2020). ISBN 978-88-82623029 DOI 10.26344/ARABV

Atti del Convegno, in occasione del 330° anniversario del consegnamento dello stemma della Città di Bene (Bene Vagienna, 29 Settembre 2018). Edizione in collaborazione con l’Associazione Amici di Bene.

 

 

Descrizione

Si fondono nel volume illustratissime pagine di araldica civica e araldica gentilizia, non solo a confronto tra loro ma intersecandosi e integrandosi attraverso gli approfondimenti, tutt’altro che scontati, degli specialisti riuniti nei convegni che, ormai da diversi anni, l’Associazione Amici di Bene – Onlus organizza a Bene Vagienna in collaborazione col Centro Studi Piemontesi, i quali, di volta in volta, coinvolgono, in base ai temi trattati altri soggetti. Gli autori degli studi qui raccolti, storici, giuristi, esperti di araldica sono ben noti: oltre ai nomi dei curatori possono essere ricordati, nell’ordine di pubblicazione, quelli di Enrico Genta Ternavasio, Fabrizio Antonielli d’Oulx, Roberto Sandri Giachino, Mario Coda, Angelo Scordo e Attilio Offman. Di intervento in intervento ben si comprende a quale titolo l’araldica sia classificata tra le principali – oltre che più fascinose – scienze ausiliarie della storia.

Se l’araldica gentilizia guarda specialmente al passato, alla genealogia, alla storia dell’arte (e se ne hanno qui interessanti esempi), quella civica conserva, inoltre, caratteri e finalità pienamente attuali, per così dire, del tutto correnti. Le due branche di questa scienza che è, ad un tempo, definita un “linguaggio” simbolico civico e feudale, qui si contaminano vicendevolmente. Infatti, ancora oggi gli stemmi civici e i gonfaloni di cui si tratta attorno ai quali le popolazioni di molti paesi e città possono declinare la propria identità e, per così dire, “fare quadrato”, evidenziano non solo connessioni gentilizie ma, con notevole frequenza, anche precise evocazioni dei legami della dinastia con la quale il Piemonte ha, per molti secoli, marciato fianco a fianco.