La figura e l’opera di Piero Gobetti continuano a suscitare studi e interessi.

È uscito da poco, per i tipi del Centro Studi Piemontesi (era in programma la presentazione in aprile poi purtroppo rinviata per i noti motivi), il libro di Paolo Bagnoli, Il futuro di Piero Gobetti. Scritti storico-critici, pagg. 215. ISBN 978-88-8262-296-1

L’autore si dedica allo studio di Gobetti fin dagli anni Settanta da studente di filosofia nella Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Firenze, trovando suggestioni sempre stimolanti sulla libertà, sul senso della storia, sul significato dell’impegno intellettuale e politico, sulla comprensione dell’Italia e della sua realtà storica. Il volume propone una scelta di scritti pubblicati tra il 2001 e il 2017, opportunamente rivisti, offrendo materiali per favorire l’interesse e la conoscenza di una figura unica per vita e pensiero.

E vient de paraître, per Passigli Editore, il libro di Bruno Quaranta, Le nevi di Gobetti, pagg. 162.

Il volume ripercorre gli ultimi giorni di vita del prodigioso e indimenticabile intellettuale, scomparso esule a Parigi nel 1926, neanche venticinquenne. Era partito da Torino il 3 febbraio.  Morirà nella capitale francese neanche due settimane dopo. Il libro di Bruno Quaranta, dedicato al suo viaggio finale, è l’occasione per disegnarne la sua biografia intellettuale attraverso le figure che gli furono accanto, come maestri e amici: da Luigi Einaudi a Carlo Levi, da Felice Casorati a Francesco Ruffini, da Natalino Sapegno a Luigi Salvatorelli, da Antonio Gramsci a Gaetano Salvemini.