Il Centro Studi Piemontesi racconta…
Attilio Offman racconta l’araldica piemontese

Il Centro Studi Piemontesi racconta…
Attilio Offman racconta l’araldica piemontese
Il Centro Studi Piemontesi racconta…
Roberto Sandri Giachino e Gustavo Mola di Nomaglio raccontano il fondo fotografico “Frammenti di storia italiana tra le due guerre“, recentemente donato dal duca Vittorio Asinari Rossillon di Bernezzo all’Archivio del Centro Studi Piemontesi.
PATRIZIA DEABATE
Il misterioso caso del “Benjamin Button” da Torino a Hollywood.
Nino Oxilia il fratello segreto di Francis Scott Fitzgerald
prefazione di Carlo Sburlati. Pagg. XX-350 (2020). € 23
Questo libro è nato grazie al film Premio Oscar Il curioso caso di Benjamin Button (2008) con Brad Pitt e Cate Blanchett. La strana storia di un uomo che nasceva vecchio per poi ringiovanire era tratta da un racconto di Francis Scott Fitzgerald (1896-1940), uno dei più famosi scrittori statunitensi, il cantore dell’Età del Jazz, i “Ruggenti Anni Venti”. Fu ispirato dalla Storia di Pipino nato vecchio e morto bambino del poeta torinese Giulio Gianelli (1879-1914)? Nell’ambito delle ricerche si è aperto un nuovo filone riguardante Nino Oxilia (1889-1917): un altro crepuscolare torinese trasferitosi a Roma come Gianelli. Un poeta ma anche un soldato caduto in battaglia, acclamato regista ai tempi di Torino capitale mondiale del cinema muto. La chiave del mistero sarebbe in una pellicola, considerata perduta, con cui la diva Maria Jacobini, fidanzata di Oxilia e appartenente ad una famiglia legata alla Santa Sede, sbancò i botteghini degli Stati Uniti nel 1914: lo stesso anno di “Cabiria”.
L’araldica tra ostensione e identità di famiglie e comunità
Atti del Convegno, in occasione del 330° anniversario del consegnamento dello stemma della Città di Bene (Bene Vagienna, 29 Settembre 2018), a cura di GUSTAVO MOLA DI NOMAGLIO e MICHELANGELO FESSIA. Edizione in collaborazione con l’Associazione Amici di Bene. Pagg. 345 (2020). € 22
Si fondono nel volume illustratissime pagine di araldica civica e araldica gentilizia, non solo a confronto tra loro ma intersecandosi e integrandosi attraverso gli approfondimenti, tutt’altro che scontati, degli specialisti riuniti nei convegni che, ormai da diversi anni, l’Associazione Amici di Bene – Onlus organizza a Bene Vagienna in collaborazione col Centro Studi Piemontesi, i quali, di volta in volta, coinvolgono, in base ai temi trattati altri soggetti. Gli autori degli studi qui raccolti, storici, giuristi, esperti di araldica sono ben noti: oltre ai nomi dei curatori possono essere ricordati, nell’ordine di pubblicazione, quelli di Enrico Genta Ternavasio, Fabrizio Antonielli d’Oulx, Roberto Sandri Giachino, Mario Coda, Angelo Scordo e Attilio Offman. Di intervento in intervento ben si comprende a quale titolo l’araldica sia classificata tra le principali – oltre che più fascinose – scienze ausiliarie della storia.
Se l’araldica gentilizia guarda specialmente al passato, alla genealogia, alla storia dell’arte (e se ne hanno qui interessanti esempi), quella civica conserva, inoltre, caratteri e finalità pienamente attuali, per così dire, del tutto correnti. Le due branche di questa scienza che è, ad un tempo, definita un “linguaggio” simbolico civico e feudale, qui si contaminano vicendevolmente. Infatti, ancora oggi gli stemmi civici e i gonfaloni di cui si tratta, attorno ai quali le popolazioni di molti paesi e città possono declinare la propria identità e, per così dire, “fare quadrato” attorno ad essa, evidenziano non solo connessioni gentilizie ma, con notevole frequenza, anche precise evocazioni dei legami della dinastia con la quale il Piemonte ha, per molti secoli, marciato fianco a fianco.
L’araldica tra ostensione e identità di famiglie e comunità
Atti del Convegno, in occasione del 330° anniversario del consegnamento dello stemma della Città di Bene (Bene Vagienna, 29 Settembre 2018)
A cura di GUSTAVO MOLA DI NOMAGLIO e MICHELANGELO FESSIA
Edizione in collaborazione con l’Associazione Amici di Bene.
Pagg. 345 (2020). € 22
Si fondono nel volume illustratissime pagine di araldica civica e araldica gentilizia, non solo a confronto tra loro ma intersecandosi e integrandosi attraverso gli approfondimenti, tutt’altro che scontati, degli specialisti riuniti nei convegni che, ormai da diversi anni, l’Associazione Amici di Bene – Onlus organizza a Bene Vagienna in collaborazione col Centro Studi Piemontesi, i quali, di volta in volta, coinvolgono, in base ai temi trattati altri soggetti. Gli autori degli studi qui raccolti, storici, giuristi, esperti di araldica sono ben noti: oltre ai nomi dei curatori possono essere ricordati, nell’ordine di pubblicazione, quelli di Enrico Genta Ternavasio, Fabrizio Antonielli d’Oulx, Roberto Sandri Giachino, Mario Coda, Angelo Scordo e Attilio Offman. Di intervento in intervento ben si comprende a quale titolo l’araldica sia classificata tra le principali – oltre che più fascinose – scienze ausiliarie della storia.
Se l’araldica gentilizia guarda specialmente al passato, alla genealogia, alla storia dell’arte (e se ne hanno qui interessanti esempi), quella civica conserva, inoltre, caratteri e finalità pienamente attuali, per così dire, del tutto correnti. Le due branche di questa scienza che è, ad un tempo, definita un “linguaggio” simbolico civico e feudale, qui si contaminano vicendevolmente. Infatti, ancora oggi gli stemmi civici e i gonfaloni di cui si tratta, attorno ai quali le popolazioni di molti paesi e città possono declinare la propria identità e, per così dire, “fare quadrato” attorno ad essa, evidenziano non solo connessioni gentilizie ma, con notevole frequenza, anche precise evocazioni dei legami della dinastia con la quale il Piemonte ha, per molti secoli, marciato fianco a fianco.
24 Ottobre 2020 ore 9,30
Nel bicentenario della nascita di Vittorio Emanuele II:
dai Costa al Duca del Chiablese
Coordinato dal Centro Studi Piemontesi con la collaborazione di Vivant
Saluto delle Autorità e degli Organizzatori
Moderatore: Attilio Offman (Ass. Culturale Amici di Bene – Onlus)
Relatori:
Gustavo Mola di Nomaglio (Centro Studi Piemontesi)
Vittorio Emanuele II un ponte tra il Piemonte e l’Italia nel bicentenario della nascita
Fabrizio Antonielli d’Oulx (Vivant)
Alessandro Pernati di Momo: al servizio di quattro re
Rinaldo Comba (Università degli Studi di Milano –
Società per gli Studi Storici, Archeologici e Artistici per la Prov. di Cuneo)
I Costa tra età medioevale e età moderna
Paola Briante (Già Direttore Coordinatore presso l’Archivio di Stato di Torino)
Benedetto Maurizio duca di Chiablese e principe di Bene
Attilio Offman (Ass. Culturale Amici di Bene – Onlus)
I Gazzera di Bene: brevi note di genealogia e di araldica
Roberto Sandri Giachino (Rivista del Collegio Araldico) e
Marc’ Alvise de Vierno (Società Italiana di Studi Araldici)
Due illustri famiglie benesi nella storia del Piemonte: Oreglia e Manassero
Per seguire il Convegno online collegati :
YouTube https://www.youtube.com/watch?v=WhssPGGYp6o&feature=emb_title
Facebook facebook.com/amicidibeneonlus
Il Centro Studi Piemontesi-Ca dë Studi Piemontèis ha partecipato con un suo stand fin dalla prima edizione del Salone Internazionale del Libro Torino, e era prenotato per l’Edizione 2020!
Da 33 anni come oggi, da Torino Esposizioni al Lingotto, siamo sempre stati gioiosamente impegnati ad allestire il nostro Stand.
Un amarcord di immagini, persone, iniziative, impegno, lavoro….che affidiamo a qualche fotografia dalle migliaia che custodiamo nell’Archivio istituzionale…., nell’attesa di rivederci presto al Lingotto.
Proponiamo dal nostro canale YouTube il video di alcuni incontri delle scorse edizioni del Salone del Libro:
#SalTo19 Cinquant’anni al servizio della cultura – in occasione dei 50 anni del Centro Studi Piemontesi, con Giuseppe Pichetto, Rosanna Roccia, Franco Cravarezza, Graziella Riviera, Albina Malerba, autori e collaboratori di “Studi Piemontesi”
#Salto18 Presentazione Per l’immagine dello stato di Elena Gianasso, con l’Autrice e Costanza Roggero
#Salto18 Presentazione Anna Maria d’Orléans di Maria Teresa Reineri, con l’Autrice e Gustavo Mola di Nomaglio
#Salto18 Presentazione La strada del fiammingo di Graziella Riviera. Con l’Autrice intervengono Bruno Gambarotta, Renata Lodari, Rosanna Roccia; letture di Laura Riviera
#Salto 18 Presentazione La Nazione Ebrea di Nizza di Simonetta Tombaccini. Con l’Autrice intervengono Giuseppe Pichetto, Albina Malerba, Sandra Rebershack, Alberto Cavaglion
sabato 27 ottobre 2018, alle 9,30
a Bene Vagienna – Palazzo dei Nobili
apertura del Convegno
L’araldica tra ostensione e identità di famiglie e di comunità
per il 330° anniversario conferimento stemma alla Città di Bene
con il seguente programma:
Il 25 luglio 1688 fu per Bene un giorno speciale: la comunità ottenne
l’ampliamento del proprio stemma, con l’aggiunta in capo della croce di Savoia, per distinguerlo da altri simili ma, soprattutto, come si legge nella patente, in considerazione del “… suo merito per lecontinue prove del suo zelo, e fedeltà verso il real servizio…”.
In quel tempo uno stemma civico era pienamente percepito come una bandiera, un “_drapò_”, come si dice in lingua piemontese, non solo da onorare e difendere, ma anche attorno alla quale raccogliersi nella difesa dei propri usi, caratteri, franchigie, identità, ben sapendo che dei valori condivisi il sovrano stesso era garante.
Da tempo gli storici parlano, anche a livello internazionale, di “eccezione piemontese” per le precise peculiarità che gli stati dei Savoia presentano, a partire dalla secolare coesione che saldò i destini del popolo e della dinastia, impensabile in altri stati e sotto altre monarchie.
Il Centro Studi Piemontesi-Ca dë Studi Piemontèis ha partecipato al 30° Salone Internazionale del Libro di Torino.
I nostri giorni al Salone… piccola rassegna fotografica dal montaggio allo smontaggio
Si allestisce lo stand
Ed ecco lo stand pronto ad accogliere i visitatori del Salone
Il segnalibro in anamorfosi piana realizzato da Daniela Rissone per il Centro Studi Piemontesi in occasione del 30° Salone del libro
Giovedì, nello spazio degli Istituti culturali del Piemonte, presentazione del libro Una storia oscurata. Piemonte 1831-1821 con Alberico Lo Faso di Serradifalco, Roberto Sandri Giachino e Gustavo Mola di Nomaglio.
Venerdi, si presenta la nostra rivista “Studi Piemontesi”, da 45 anni ambasciatrice della cultura del Piemonte e degli antichi Stati sabaudi nel mondo, con il direttore scientifico Rosanna Roccia, il direttore responsabile Albina Malerba e alcuni dei collaboratori, tra cui Alice Guido (arrivata apposta da Palermo) e Pierangelo Gentile
Lo staff del Centro Studi Piemontesi al lavoro nello stand
Tra i visitatori al nostro stand…
Massimo Bray, Presidente del Salone Internazionale del Libro di Torino
Chiara Appendino, Sindaca di Torino
Livio Berruti
Libri e… ciliegie
Sabato, nello spazio degli Istituti culturali del Piemonte, presentazione del catalogo della mostra Piemonte Bonnes Nouvelles, con i curatori Franca Porticelli e Gustavo Mola di Nomaglio e il generale Franco Cravarezza, presidente ABNUT.
Domenica, in Sala Argento, presentazione del libro Gipsoteche in Piemonte. Il patrimonio piemontese, con Eugenio Pintore, Walter Canavesio, Beatrice Zanelli, Gianluca Kannès
Il nostro stand con le novità
Tra i libri in consultazione nello spazio degli Istituti culturali del Piemonte, il volume di Rosanna Caramiello e Pierangelo Lomagno, Universa Botanices. Giovanni Bartolomeo Caccia (1695-1746) primo direttore dell’Orto Botanico dell’Università di Torino
Lunedì sera, dopo aver inscatolato tutti i libri, si chiude.
Arrivederci al 2018!
vi aspetta al
Lingotto Fiere via Nizza 294 – Torino
Il Centro Studi Piemontesi-Ca dë Studi Piemontèis ha partecipato con un suo stand fin dalla prima edizione del Salone Internazionale del Libro Torino, e sarà presente anche quest’anno al Padiglione 2 – Stand L01. Per festeggiare i suoi 30 anni di presenza ininterrotta al Salone, il Centro Studi Piemontesi ha realizzato un nuovo segnalibro anamorfico, appositamente creato dall’artista Daniela Rissone. L’oggetto disegnato in anamorfosi piana è “un solido stellato, con piramidi a base pentagonale […]. Nel 1960 è costruito in acciaio nelle officine della Snos di Savigliano, pesa oltre 200 kg è largo più di 2 metri…fa parte di un monumento simbolo di Torino”: una piccola astronave di carta che si aggirerà per il Salone del Lingotto. Per scoprirla vi aspettiamo al nostro Stand al Salone del Libro
Il Centro Studi Piemontesi aderisce all’iniziativa della Regione Piemonte e della Fondazione per il Libro, la Musica e la Cultura Buono da leggere
Il Centro Studi Piemontesi è presente anche nello spazio degli Istituti Culturali del Piemonte al Pad. 3 Stand S129 T130
E organizza ogni giorno una presentazione:
Spazio Istituti Culturali Pad. 3 – Stand S129 T130
Presentazione del libro
Una storia oscurata. Piemonte 1813-1821
di Alberico Lo Faso di Serradifalco
Intervengono con l’autore Gustavo Mola di Nomaglio e Roberto Sandri Giachino
Spazio Istituti Culturali Pad. 3 – Stand S129 T130
“Studi Piemontesi” rivista interdisciplinare da oltre 45 anni ambasciatrice della cultura del Piemonte e degli antichi Stati sabaudi nel mondo
Intervengono: il direttore scientifico Rosanna Roccia, il direttore responsabile Albina Malerba, Collaboratori e membri del Comitato Scientifico
Spazio Istituti Culturali Pad. 3 – Stand S129 T130
Presentazione del catalogo della mostra
Piemonte Bonnes Nouvelles Testimonianze di storia sabauda nei fondi della Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino nel 600° anniversario del Ducato di Savoia a cura di Franca Porticelli, Andrea Merlotti, Gustavo Mola di Nomaglio
Edito dal Centro Studi Piemontesi in collaborazione con il Consiglio regionale del Piemonte, la Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino e l’ABNUT (Amici della Biblioteca Nazionale Universitaria Torino).
Intervengono con i curatori, Albina Malerba, direttore del Centro Studi Piemontesi e Franco Cravarezza, Presidente ABNUT
Sala Argento, Padiglione 3
Presentazione del libro
Gipsoteche in penombra. Il patrimonio piemontese
a cura di Centro Studi Piemontesi e Regione Piemonte
Intervengono Walter Canavesio, Gianluca Kannès, Eugenio Pintore, Beatrice Zanelli
Modera Albina Malerba
Il volume pubblica i risultati della giornata di studi dedicata alle Gipsoteche in penombra (tenutasi a Torino il 18 ottobre 2013), che ha posto in primo piano l’identificazione e l’esplorazione delle raccolte di sculture in gesso nell’area piemontese
Spazio Istituti Culturali Pad. 3 – Stand S129 T130
Presentazione del libro
Universa Botanices. Giovanni Bartolomeo Caccia (1695-1746). Primo direttore dell’Orto Botanico dell’Università di Torino
con gli autori Rosanna Caramiello e Pierangelo Lomagno
A seguito di una pluriennale ricerca storica e con l’ausilio di numerosi collaboratori, è nato un volume di 432 pagine in grande formato con oltre 250 fotografie e cartine, che racconta il passato di Tavigliano e dell’intera comunità di Andorno. Una storia millenaria che illustra come, nonostante la povertà del territorio montano, gli abitanti abbiano saputo, con la perseveranza ed il risparmio, raggiungere il benessere. Sono narrati i rapporti con lo Stato e i paesi vicini, come si sono formate le zone abitate e le strade che le collegano. Inedite notizie sulle famiglie (storia, genealogie, armi gentilizie, personaggi) permettono di approfondire aspetti di storia sociale e di conoscere il contributo che diedero. Il testo è diviso in due parti: la prima narra le vicende dell’antica comunità di Andorno, la seconda quella di Tavigliano dal 1699, quando ebbe una propria amministrazione. Documentate e ricche appendici elencano i nomi degli abitanti, dei chiavari e consoli di Andorno, dei sindaci di Tavigliano e dei proprietari indicati negli antichi catasti.
Pubblicato dal Comune di Tavigliano.