L’invio di cavalli per il servizio del Regno di Sardegna tra l’Isola e il Continente (XVIII-XIX secolo)
Tra il XVIII e il XIX secolo, la Sardegna è al cuore degli scambi che permettono ai Savoia di ottenere i cavalli necessari al loro servizio, per le attività militari, l’allevamento e il dono. Grazie ai decreti, carteggi, mémoires, e resoconti custoditi nel fondo Segreteria di Stato e di Guerra dell’Archivio di Stato di Cagliari è possibile studiare i preparativi e i percorsi dei preziosi quadrupedi che, provenienti da vari paesi, percorrono le vie di terra e di mare che separano l’Isola dal Continente.
La conferenza può essere seguita sul Canale YouTubedel Centro Studi Piemontesi
Proiezione del film prodotto dalla Fondazione Vittorio Bersezio
A spasso con i fantasmi
Un viaggio nella Torino dell’Ottocento
Regia di Enrico Verra
Scritto e interpretato da Giuseppe Culicchia
Intervengono
Cesare Carlo ChiesaSegretario Generale Fondazione Vittorio Bersezio
il RegistaEnrico Verra
Ispirato aI miei tempidi Vittorio Bersezio, il film si snoda tra vie, piazze, palazzi, locali storici di Torino, sotto la guida di un interprete/narratore d’eccezione, lo scrittore Giuseppe Culicchia, che nella magica atmosfera di una fredda notte invernale, conduce lo spettatore alla scoperta di una città apparentemente scomparsa, ma che, a ben guardare, salta fuori a ogni angolo, offrendo lo spunto a ricostruzioni storiche, notazioni curiose, osservazioni
Il film e gli interventi del regista Enrico Verra e di Cesare Carlo Chiesa Segretario Generale della Fondazione Vittorio Bersezio sono disponibili sul Canale YouTubedel Centro Studi Piemontesi
Organizzato dai Musei Reali Torino con gli Amici del Museo di Antichità, gli Amici della Galleria Sabauda, gli Amici di Palazzo Reale e il Centro Studi Piemontesi, il ciclo di conferenze
Dalla salita al trono alla concessione dello Statuto. Carlo Alberto riformatore, collezionista e committente
che si terranno alla sala conferenze del Museo di Antichità
(corso Regina Margherita 105, Torino), con questo programma:
mercoledì 20 marzo, ore 17,30Silvia Cavicchioli, La politica culturale di Carlo Alberto: temi, luoghi, personaggi
giovedì 11 aprile, ore 17,30 Pierangelo Gentile, “Il faut la donner, non se laisser imposer”. Carlo Alberto e la tormentata concessione dello Statuto
giovedì 23 maggio, ore 17,30 Maria Beatrice Failla, Committenza, collezionismo e musei negli anni di Carlo Alberto
Salito al trono nel 1831, Carlo Alberto ebbe tra i primi obiettivi di un’intensa politica culturale la trasformazione della capitale sabauda in un centro artistico di richiamo europeo, in grado di rivaleggiare con le altre grandi città d’arte della penisola italiana. Con l’organizzazione della Regia Pinacoteca e l’istituzione della Deputazione di Storia Patria, dell’Armeria Reale e della Società Promotrice di Belle Arti, egli intese autocelebrare il mecenatismo dei Savoia in una prospettiva prevalentemente nazionale, diffondendo il mito della coincidenza tra storia sabauda e storia d’Italia. Il nuovo sovrano mirava infatti a costruire una politica del consenso attraverso la glorificazione e la “nazionalizzazione” della dinastia, che investì anche le opere pubbliche. Il che spiega perché proprio l’età carloalbertina diede il via alla grande stagione della monumentalistica torinese, inaugurata dal capolavoro di Carlo Marochetti, la statua equestre di Emanuele Filiberto. Ma il regno di Carlo Alberto (1831-1849) lasciò in eredità anche un’altra opera fondamentale: lo Statuto che porta il suo nome.
e i Collaboratori Walter Canavesio, Filippo Morgantini, Gianluca Kannès, Elena Gianasso, Casimiro Debiaggi, Enrico Rizzetti
presentano il volume
Costantino Gilodi
Ingegnere e architetto a Torino e in Valsesia. Tra Eclettismo e Belle Époque
Edizione Centro Studi Piemontesi- Società Valsesiana di Cultura
La figura di Costantino Gilodi (1853-1918), valsesiano di origine e torinese di adozione, resta sconosciuta ai più nonostante il suo legame con la cultura architettonica dell’Eclettismo. Il primo volume di studi a lui dedicato traccia un quadro volto a definirne il ruolo, ad un secolo dalla sua scomparsa. A Torino, Anversa, Parigi il nostro collabora con i più noti maestri torinesi alla creazione del mondo effimero delle esposizioni con fantastiche macchine, che la sua non comune abilità disegna con estrema facilità. Sono anche gli anni dello slancio costruttivo che rinnova la città: a Torino come a Borgosesia, Gilodi è uno degli interpreti del nuovo gusto borghese. Con maggior libertà coniuga poi con grazia ispirazioni alpine e citazioni orientaleggianti nella villa dei Musy a Fobello e nel piccolo gioiello rococò disegnato per sé sulle alte montagne valsesiane.
Contributi di: Eredi Gilodi, Walter Canavesio, Enrica Ballarè, Filippo Morgantini, Gianluca Kannès, Elena Gianasso, Casimiro Debiaggi, Enrico Rizzetti.
La conferenza può essere seguita sul Canale YouTube del Centro Studi Piemontesi
Davide di Cavallerleone, amico dolcissimo/ che all’improvviso hai toccato la sorgente/ di quella vita che hai creduto più viva/ della vita che vivevi di vita viva.// Davide, piemontese di razza fine,/ prezioso come una luce di lucciola,/ tu hai insegnato con il tuo sapere più schietto/ tutto ciò che si può con la tua passione del divino.// Davide di sentimento, che con coraggio/ hai acceso il tuo cuore onesto e buono/ legando la terra e il cielo in religione,// Davide, tu te ne sei andato a un altro confine,/ ma il tuo vivere è stato un fuoco d’amore:/ per questo ora sei là, abbracciato al tuo Signore.
Davide con Piero Cazzola
La notizia tremenda della improvvisa, ingiusta perdita di Davide Damilano è arrivata come una fucilata al “cheur” nella sede di Via Revel 15 della Ca dë Studi Piemontèis, che da anni e anni ha avuto la gioia della sua presenza come Socio fedele, amico, collaboratore prezioso. Davide è (non posso dire era) un “pivò”, una persona su cui potevi contare: “angagià” sempre a viso aperto per il Piemonte, la cultura, la lingua piemontese. Generoso, elegante, sensibile, dotato di una intelligenza pronta attenta e “antivista”, amato da tutti. Ci sarà il tempo del ricordo, ma oggi abbiamo soltanto lacrime e dolore e “deul” e “sens d’impotensa”….
Con tutta la comunità piemontese, e con i piemontesi d’Argentina, privati di una persona speciale e preziosa, ci stringiamo forte alla cara mamma e affidiamo a “Nosgnor” la nostra preghiera …
L’improvvisa tragica scomparsa del nostro carissimo Consocio, Amico e Collaboratore Davide Damilano ieri ha fatto immediatamente il giro del Piemonte e delle Comunità Piemontesi d’Argentina.
Chi volesse salutare il caro Davide:
Camera ardente Ospedale di Savigliano martedì 12 dalle 13 alle 19, rosario alle 18.
A Cavallerleone rosario martedì 12 alle 20.30.
Funerale domani 13 marzo ore 15 Parrocchia di Cavallerleone.
Davide Damilano alla Ca dë Studi Piemontèis con i docenti dei corsi di piemontese
L’acquerello è una tecnica affascinante e particolarmente attuale di cui siamo appassionate. Per questo motivo abbiamo deciso di scrivere un libro che ne ripercorresse la storia nella nostra regione, cercando di far uscire dall’ombra i nomi di pittori spesso sottovalutati o dimenticati proprio perché dediti a questa particolare forma d’arte che pur avendo goduto in passato di grande fortuna è stata spesso considerata minore, accattivante e raffinata quanto si vuole ma non in grado di stare al passo con le espressioni più innovative dell’arte contemporanea. [ . . . ] abbiamo pensato che sarebbe stato utile, per chi volesse accostarsi all’argomento, poter disporre di una sorta di mappa che in attesa di letture critiche più approfondite facesse emergere almeno le caratteristiche salienti di una produzione estremamente vasta e diversificata, evidenziando di volta in volta l’affermazione o il declino di tematiche e linguaggi, le presenze di artisti – professionisti, ma anche dilettanti – e il livello qualitativo, in genere molto alto dei dipinti eseguiti con i colori ad acqua. Anche se a malincuore, si è scelto di operare una selezione rispetto alla realtà, ben più complessa e articolata di quanto la nostra panoramica lasci immaginare: ci siamo concentrate sugli aspetti di carattere stilistico, trascurando volutamente le molteplici applicazioni della tecnica in campo scientifico come nell’editoria, nel rilievo topografico e nel disegno d’architettura, che da sole fornirebbero materiale per scrivere più d’un libro, dedicando comunque diversi cenni all’attività di alcuni pittori insieme illustratori e acquerellisti. [ . . .] .Dall’introduzione delle autrici
La conferenza può essere seguita sul Canale YouTube del Centro Studi Piemontesi