Il Centro Studi Piemontesi saluta l’amico e collaboratore Umberto Levra (1945-2021). Studioso di fama internazionale, professore emerito di storia del Risorgimento all’Università di Torino, membro dell’Accademia delle Scienze di Torino, socio effettivo della Deputazione subalpina di Storia patria, presidente del Comitato di Torino dell’Istituto per la Storia del Risorgimento, il suo nome è indissolubilmente legato al Museo Nazionale del Risorgimento italiano con sede a Torino in Palazzo Carignano, di cui è stato consigliere dal 1989 e poi presidente dal 2004 al 2020. A Levra si deve la direzione scientifica del nuovo allestimento (inaugurato in occasione del 150° dell’unificazione italiana), che ha conferito al Museo una veste consona ai più recenti sviluppi della storiografia. Ideatore di grandi eventi in Italia e in Europa e di premi a favore di giovani studiosi, ha avviato ricerche innovative a tutto campo sulla storia delle élites intellettuali, della società e delle istituzioni, e ha curato Atti di convegni, cataloghi di mostre e prestigiose pubblicazioni, tra cui i volumi sull’Ottocento della grande Storia di Torino (Einaudi) e in collaborazione i Libri blu dell’Archivio Storico della Città di Torino sul 1848 e sulle Esposizioni torinesi. Autore di innumerevoli saggi storici e di opere che rimarranno riferimento ineludibile per ogni futuro approfondimento (tra tutte ricordiamo Fare gli italiani, 1992), per la Ca dë Studi Piemontèis ha partecipato ai Colloqui del lunedì e alla presentazione di libri. Tra i contributi alla rivista “Studi Piemontesi”, si segnala la sua singolare lettura del monumentale epistolario di Cavour (XLII (2013), 1, pp. 101-107), nel solco delle riflessioni sulla politica liberale dello statista, raccolte nel volume collettaneo Cavour, l’Italia e l’Europa, a cura dello stesso Levra (2011), il cui magistero ha dato vita a Torino a una scuola d’eccellenza nell’ambito degli studi risorgimentali.