Giovedì 19 novembre, alle ore 18

incontro con

Alberto Brambilla

Membre de l’équipe de recherche ELCI (Paris-Sorbonne),

curatore, con Aurélie Gendrat-Claudel, della traduzione francese del volume

Edmondo De Amicis, Souvenirs de Paris. L’Exposition Universelle de 1878

  Éditions Rue d’Ulm, Paris 2015

edmondo

Nel 1878 Edmondo De Amicis, durante un soggiorno a Parigi, inviò in Italia una serie di articoli sulla capitale francese e sull’Esposizione Universale, che era il pretesto iniziale del suo viaggio. Raccolti sotto il titolo Souvenirs de Paris, i resoconti deamicisiani rispecchiano le molte suggestioni che la Ville lumière, affascinante e tentacolare, ricca di storia e di cultura, ieri come oggi, esercita sui visitatori.

Nel rievocare il racconto dell’Autore di Cuore, Alberto Brambilla offrirà una testimonianza intensa e emozionante, coniugando il ricordo dell’amico Luciano Tamburini, insigne studioso di De Amicis, con le dolorose riflessioni sulle ferite inferte oggi dal cieco e barbaro terrorismo a Parigi.

Alberto Brambilla ha lavorato in alcune università italiane e straniere ed attualmente è Membre associé dell’Équipe Littérature et Culture Italiennes (ELCI, EA 1496) della Sorbona. Ha al suo attivo numerose pubblicazioni, dedicate a nodi culturali fra Otto e Novecento (come ad esempio l’Irredentismo e la letteratura giuliana), a particolari fenomenologie letterarie (come la Letteratura popolare e in particolare l’opera di Emilio Salgari), e ad alcuni protagonisti della letteratura o della cultura italiana quali Ascoli, Carducci, De Amicis, Novati, Croce, a cui ha dedicato alcune monografie. La sua attività ha però seguito svariati percorsi, legati anche allo sport. Per l’editore Limina di Arezzo ha progettato e tuttora dirige la collana “La corsa di Atalanta”, specializzata nel recupero della tradizione italiana nell’ambito del rapporto scrittura e sport. Ha fondato (2010) la rivista L’arcimatto. Quaderni per Gianni Brera, che dirige con Adalberto Scemma. Ultimamente si dedica alla letteratura novecentesca ed in particolare all’opera di Piero Chiara e Vittorio Sereni.